ARMIN LINKE – L’apparenza di ciò che non si vede
La mostra riflette la posizione dell’artista nei confronti della fotografia: invece di considerare l’immagine fotografica il semplice esito della cattura di un istante o di un dettaglio, Linke trasforma le immagini in punti di partenza per una serie di conversazioni che analizzano queste tracce di realtà.
Per L’apparenza di ciò che non si vede Linke invita scienziati e teorici di vari ambiti disciplinari a misurarsi con il suo archivio fotografico, che comprende oltre ventimila fotografie.
Le immagini, selezionate e commentate nel corso di un dialogo a due voci tra i singoli esperti e l’artista, sono lette all’interno di cornici concettuali e teoriche diverse, che le situano in contesti nuovi, osservandole da prospettive differenti e creando così una serie di interrelazioni inedite.
Le conversazioni, che nella mostra sono presenti sotto forma di testo e di registrazione audio, rivelano dunque una molteplicità di approcci ai temi contemporanei raffigurati dalle immagini di Linke.
Per oltre vent’anni il fotografo è andato documentando la rappresentazione della natura, la storia del design e gli sviluppi tecnologici.
Il processo di continua trasformazione e ricontestualizzazione subito dalle immagini durante le conversazioni si riflette nella struttura espositiva creata per la mostra.
Al PAC l’assetto della mostra risponde specificatamente allo spazio, entrando in dialogo con l’architettura modernista del Padiglione, progettato da IGNAZIO GARDELLA.