Il Seicento olandese mostra in pittura la complessità di una civiltà figurativa nata a ridosso delle guerre di religione.
Cosa salvare di un’umanità la cui vita è tanto effimera e apparentemente priva di senso?
Vermeer rispose con una pittura contemplativa, di squisito ordine mentale, Rembrandt si concentrò sulla vittoria dell’anima sul corpo e un’intensa spiritualità pervade i suoi quadri.
Frans Hals cantò l’opulenza del suo tempo, in un barocco trionfo della carne, una sorta di carpe Diem.
Brindisi e capelli scomposti dominano le sue tele irresistibilmente sensuali.

                                                                                                 Anna Torterolo

ANISA data l’importanza della mostra in apertura il 16 febbraio al RIJKMUSEUM, ha pensato di dedicare un incontro-racconto online su questo grande pittore, Frans Hals, impareggiabile maestro di ritratti, ampiamente presenti fra le circa cinquanta opere provenienti dai più importanti musei internazionali.
Nel magistrale racconto della Dott.ssa Torterolo potremo seguire l’evoluzione di Hals come artista, di quadro in quadro, vederlo rompere con le convenzioni e guadagnare fiducia nel suo stile inimitabile, un mix di libertà e vitalità che gli ha portato elogi e prestigio, e facendolo diventare un precursore dell’impressionismo.
Allo stesso tempo, il racconto illuminerà, attraverso il suo tipico “realismo borghese” quel “secolo d’oro” in cui ha vissuto, un’osservazione straordinaria sulle vite dei suoi mecenati e sulle norme, i valori e le tradizioni dell’epoca.