01/03/2018 giovedì
Gallerie d'Italia Piazza della Scala, 6, 20121 Milano MI, Italia Indicazioni

“L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri” – Viaggio nelle vicende artistiche del primo Seicento tra Napoli, Genova e Milano

Dal 1610 al 1640 può esistere una storia dell’arte nell’Italia senza Caravaggio, tanto più in un arco cronologico così legato all’eco delle sue recenti esperienze? È quanto la mostra vuole verificare.

In quegli anni, infatti, la cultura caravaggesca si afferma rapidamente in tutti quei luoghi dove il maestro soggiornò, in particolare a Roma, Napoli e nell’Italia meridionale. Lo stesso invece non succede in altri importanti centri della penisola, dove pure si continua a dipingere, e anche molto bene: non succede, a titolo d’esempio, se non incidentalmente, a Firenze, Bologna, Venezia, Torino, Genova e persino a Milano, dove Caravaggio nacque e si formò, ma da dove si allontanò precocemente senza più lasciare tracce di sé.

L’eccezionale punto di partenza di questa esposizione è un interessante ed emblematico confronto tra il Martirio di sant’Orsola, dipinto a Napoli da Caravaggio nel 1610 su richiesta di Marco Antonio Doria, e la tela di analogo soggetto di Bernardo Strozzi, realizzata a Genova tra il 1615 e il 1618.

Con oltre 50 opere, molte delle quali esposte per la prima volta a Milano, di seguaci di Caravaggio, come Battistello Caracciolo e Ribera, e nuovi maestri quali Rubens, Van Dyck, Procaccini e Strozzi, la mostra racconta in pillole la storia artistica di tre città italiane: Napoli, Genova e Milano, legate all’orbita spagnola in anni di rinnovamento del gusto, tra la rivoluzione tutta tesa al naturale di Caravaggio e la nuova età colorata e festosa del Barocco.

 Eccezionale la presenza dell’Ultima Cena di Giulio Cesare Procaccini, tela di 40 metri quadri eseguita per la chiesa della Santissima Annunziata del Vastato di Genova, amata dalle famiglie aristocratiche della città, che è stata oggetto di un lungo e articolato lavoro di restauro. Questo capolavoro restituisce al pittore bolognese radicato a Milano un peso nella storia dell’arte italiana che gli va definitivamente riconosciuto.

CON LA GUIDA DEL CURATORE DELLA MOSTRA
PROF.ALESSANDRO MORANDOTTI



Ritrovo:

Atrio delle Gallerie d'Italia, Piazza della Scala 6


Prenotazioni:
Giulia Messina